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Dopo quasi 2 anni il processo a Victoire Ingabire è arrivato alla vigilia della sentenza. L’ho seguito giorno per giorno sui media rwandesi e anche sul sito internet di Victoire, perché come dice il mio yingyang io sono l’imparzialità in persona e ascolto sempre tutte le campane. I suoi amici hanno cercato di farne un’icona alla Aung San Suu Kyi, ma c’è una differenza fondamentale: Aung San Suu Kyi si batte per la democrazia, Victoire si batte per la dittatura. Sentite quello che ha recentemente scritto sul suo sito internet:
“Perché avete paura delle etnie? La storia del Rwanda è una storia di etnie. Dobbiamo riconoscere che nel nostro paese ci sono gli Hutu, i Tutsi e i Twa, e che nella sua diversità ognuno di questi popoli può contribuire allo sviluppo del nostro paese.” Avete capito? Come se fossero popoli diversi con lingue e tradizioni diverse. Tutti i suoi discorsi sono imbottiti di Hutu, Tutsi e Twa. Victoire è ossessionata dalle etnie. In realtà queste etnie parlano la stessa lingua, hanno la stessa cultura e le stesse tradizioni. Forse una volta i Tutsi erano più propensi all’allevamento e gli Hutu all’agricoltura, ma oggi queste differenze sono scomparse. Perché un Hutu dovrebbe avere degli interessi diversi rispetto a un Tutsi e a un Twa? Come in tutti i paesi civili, nel Rwanda attuale ci sono soltanto cittadini e nessuna persona in buona fede riesce a trovare qualcosa che assomigli sia pure lontanamente a una discriminazione su base razziale.
Così si capisce benissimo che cosa vuole dire Victoire. E’ il solito vecchio discorso razzista: “Gli Hutu sono l’etnia più numerosa e devono comandare.” Come se non avessimo visto gli orrori dei 34 anni in cui hanno comandato. Per lei l’uguaglianza è un sopruso. Come, noi Hutu siamo i più numerosi e dobbiamo avere gli stessi diritti dei Tutsi e dei Twa che sono 4 gatti?” Questo ragionamento idiota non ha nessuna base storica. E’ stato creato nel 1957 dal prete André Perraudin per usare gli Hutu contro il re Mutara III che aveva chiesto l’indipendenza del Rwanda e la partenza dei missionari. Perraudin ha creato il razzismo rwandese sul modello di quello europeo, ispirandosi agli scritti di Hitler sulla purezza della razza. Sarebbe come se in Italia si dicesse: “Noi Mediterranei siamo l’etnia più numerosa, così dobbiamo comandare sugli Alpini, sugli Adriatici, sui Nordici e anche sui Dinarici.” Pura follia.
Per relativizzare il genocidio compiuto dai suoi amici, Victoire ha sempre sostenuto la teoria del “doppio genocidio”: sì, c’è stato un genocidio contro i Tutsi, ma c’è stato anche un genocidio contro gli Hutu. Lo ha detto nel 2010, appena sbarcata in Rwanda dall’Olanda dopo 18 anni di assenza. Non si riferisce agli Hutu massacrati perché si opponevano alla dittatura razzista e volevano un Rwanda democratico.. No, si riferisce ai genocidari rifugiati in Congo che terrorizzano le popolazioni locali e per qualche tempo hanno fatto incursioni nelle città frontaliere del Rwanda. Per Victoire la reazione del governo rwandese è un “genocidio”. La teoria del doppio genocidio è sostenuta dai negazionisti alleati dei genocidari, primi fra tutti i collitorti della chiesa cattolica e i maneggioni della Françafrique. Leggete gli articoli dell’Osservatore Romano, dell’Avvenire, di Marianne, sembrano i discorsi di Victoire. Non è un caso, perché Victoire Ingabire è la cocca dei preti. Non per niente era il loro cavallo di Troia per tornare nel nostro paese da padroni invece che da paria come sono adesso.
Le prove contro Victoire sono schiaccianti: è accusata di ideologia del genocidio, divisionismo, creazione di un gruppo armato, complicità in atti terroristi, attentato alla sicurezza dello Stato con incitazione alla disobbedienza civile, diffusione di voci false e infondate. I suoi complici, il maggiore Uwumuremyi Vital, il colonnello Nditurende Tharcisse, il tenente colonnello Habiyaremye Noël et il capitano Karuta Jean Marie Vianney, tutti membri della formazione terrorista FDLR, hanno confessato. Dall’Olanda, dove Victoire lavorava come direttrice dei servizi di contabilità di una multinazionale, sono arrivate tonnellate di prove, perfino le ricevute Western Union degli invii di soldi ai capi della milizia terrorista FDLR e ai suoi complici per organizzare una nuova milizia più attiva, perché secondo lei le FDLR battevano la fiacca. Victoire non ha negato niente. Come poteva? C’era la sua firma. Nemmeno il suo formidabile collegio difensivo composto da 4 avvocati inglesi è riuscito a negare l’evidenza. Ma Victoire se l’è presa con la magistratura olandese, definendola “serva di Kagame” perché aveva mandato in Rwanda le prove a suo carico. Poi ha cercato di salvarsi sollevando un’eccezione d’incostituzionalità perché i suoi crimini sarebbero stati commessi prima che venissero promulgate le leggi che li condannano.
Il 16 ottobre il tribunale pronuncerà la sentenza. Spero che le rifilino una decina di ergastoli. Sarà un segnale forte per i razzisti, i fascisti, il Vaticano e la Françafrique. Nel nostro futuro non c’è posto per loro.
Dragor
Che altro dire se non condividere il tuo articolo in pieno.
Un abbraccio dall'Italia ancora per qualche giorno, la prossima volta dal Mozambico.
Marinella
Scritto da: Marinella da Ravenna | 10/09/12 a 09:15
Attenderemo fiduciosi nell'imparzialità il 16 ottobre prossimo.
Un abbraccio affettuoso, buon lavoro e ottima settimana.
Marianna
Scritto da: marianna | 10/09/12 a 10:18
Se fossi io il giudice la condannerei motivando dettagliatamente la sentenza. Per poi concedere immediatamente la grazia. Ed invitarla ad andarsene o a vivere li osservando le leggi.
Una condanna dura per reati di opinione serve solo a creare dei martiri. E i martiri servono alle ideologie.
Scritto da: Alfredo | 10/09/12 a 12:29
Cara Marinella, aspetto con impazienza Marinella da Maputo. Un abbraccio dalla solita Kigali...
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 10/09/12 a 15:10
Alfredo, ma quale reato d'opinione? Questa è una criminale comune. Ha finanziato un movimento classificato dall'ONU come terrorista, le FDLR, le cui vittime sono tutte sulla coscienza di Victoire. Siccome non le sembrava abbastanza attivo, ha cercato di organizzarne un altro che terrorizzasse le città di frontiera per "provocare una svolta autoritaria nel Rwanda e giustificare un'insurrezione popolare". Sono parole sue, scritte in una lettera ai suoi complici e prodotta dal PM come prova. E in ogni caso in Europa il "reato d'opinione" costituito dal razzismo o dall'apologia del fascismo è severamente punito anche nei paesi più democratici. Perché noi dovremmo fare eccezione? Per noi la propaganda razzista e' come per voi la propaganda nazista. Come voi, la reprimiamo perché sappiamo a che cosa puo' portare. Che si provino a farne una martire. Mi troveranno sempre sulla loro strada.
Ciao, buon pomeriggio
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 10/09/12 a 15:34
Cara Marianna, il PM ha chiesto l'ergastolo. Se la Corte è imparziale lo accorda, perché al terrorismo non si fanno sconti. Se non lo accorda, significa che parteggia per i terroristi.
Un abbraccio da Kicukiro inondato di pioggia
dragoir (journal intime)
Scritto da: dragor | 10/09/12 a 15:41
Caro Dragor, non conosco i dettagli di questo processo, per cui illuminami: questa donna è sotto accusa per le sue responsabilità nel genocidio del 1994 oppure per altri motivi? Cioè per reati di opinione? Perchè se fosse così, la sua condanna sarebbe un pericolo boomerang per la classe politica ruandese. Un pò come la condanna delle Pussy Riot a Mosca, tanto per capirsi...
Scritto da: Alberto | 10/09/12 a 19:22
Apologia dl fascismo. Apologia del nazismo. Sono argomenti solitamente tirati in ballo da chi apologizza il comunismo, movimento di oppressione ben più crudele e violento dei primi due.. .
O dal sionismo per cui vale la stessa cosa.
Io sono sempre dell'idea di stendere il pietoso velo su accusati e accusatori. Vivo in Piemonte. Da sempre qui si decantano le imprese dei partigiani e le nefandezze dei fascisti. Pubblicamente. Poi a quattrocchi tutti conoscono le nefandezze, i furti, le violenze, gli stupri, gli omicidi operati dai partigiani...
Come reagire? Io personalmente perdono tutti, anche coloro che hanno ucciso bambini, violentato, sterminato famiglie. Tanto la Morte a distanza di anni ha fatto giustizia. E non celebro nessuno. Mai.
Mi piace come Paul Kagame ha affrontato la pacificazione per Rwanda dopo gli eccidi, la guerra civile.
Riabilitando tutti, alti, bassi belli, brutti. Tutti Rwandesi. E mi auguro che sia così coraggioso per perdonare e riabilitare anche i suoi nemici e oppositori.
Questo per lo sviluppo del Rwanda, paese che mi sta particolarmente a cuore.
Scritto da: Alfredo | 10/09/12 a 21:16
Aggiungo una notizia fresca fresca proveniente da Ansa.
(ANSA) - BAMAKO, 10 SET - I jihadisti che controllano da piu' di cinque mesi le regioni settentrionali del Mali dove vogliono instaurare la Sharia (legge islamica), hanno tagliato una mano e un piede a quattro uomini accusati di essere dei ladri. Le esecuzioni sono avvenute a Gao secondo quanto hanno riferito alcuni testimoni, da parte dei ''fondamentalisti del Mujao'', il movimento per l'unita' e la Jihad dell'ovest. Per uno dei responsabile del gruppo e' stata ''semplicemente applicata la Sharia''.
Chi ha inflitto la pena è convinto di essere nel giusto. Addirittura è convinto di applicare il volere divino!
Se si cerca una pena che sia un deterrente, meglio 2 mesi d lavori forzati seguiti da lavori per risarcire il derubato. Senza mutilazioni.
Scritto da: Alfredo | 10/09/12 a 22:00
"... ognuno di questi popoli può contribuire allo sviluppo del nostro paese". La frase è ambigua, non spiega le condizioni di partenza dalle quali le diverse etnie dovrebbero lavorare: diverse, suppongo, lasciando intendere il predominio di quelle più numerose o potenti. Anche solo questo (per tacer del resto) rende Victoire Ingabire una persona di cui diffidare...
Ciao Dragor.
Pim
Scritto da: Pim | 11/09/12 a 09:57
Dici bene. Diffidare. Sai quante persone diffidano di me per quello che dico e a volte faccio.
Ma altra cosa è rinchiudermi in prigione negandomi la libertà.
Scritto da: Alfredo | 11/09/12 a 15:48
Alfredo, mettiamola cosi': quanti paesi "perdonerebbero" la costituzione e il finanziamento di una banda armata che semina morte e terrore? La Francia, gli USA, l'Italia? Tu insisti a parlare di reati d'opinione, ma qui siamo in presenza di crimini. Secondo l'accusa Victoire non soltanto ha finanziato le FDLR, formazione classificata dall'ONU come terrorista, ma ha cercato di costituire un'altra milizia più attiva allo scopo, lo ha scritto lei, di "destabilizzare il paese e provocare una svolta autoritaria che giustificasse un'insurrezione". Questi sono crimini che sarebbero puniti in ogni paese civile. Perché noi dovremmo fare eccezione? Quanto ai "reati d'opinione" potrei anche essere d'accordo con te, benché in Europa si puniscano l'incitazione all'odio,il negazionismo, il razzismo e la propaganda nazista.Per darti un esempio, per avere detto che "il genocidio degli ebrei è solo un particolare della storia" (un point de détail) Le Pen si è beccato 6 mesi di galera. E in Francia negare il genocidio degli Armeni è stato equiparato a negare quello degli ebrei, con le relative sanzioni, cosa che ha fatto andare in bestia la Turchia. Ma oltre ai reati d'opinione Victoire, lo ripeto, si è macchiata "anche" di crimini comuni che sarebbero puniti in qualsiasi paese civile.
Ciao, buon pomerioggio
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 11/09/12 a 17:30
Ciao Alberto, avevo già scritto tutto nei miei post ma lo riassumo. Victoire è arrivata a Kigali dall'Olanda (dove dirigeva i servizi contabili di una multinazionale)il 10 ottobre 2010 dopo 19 anni di assenza dal Rwanda) per presentarsi come candidata del partito FDU (Forces Démocratiques Unies)alle elezioni presidenziali. E' andata al Memorial del Genocidio e si è dichiarata indignata perché non c'era anche un memorial per il genocidio contro gli Hutu.Poi ha detto che la gente si sarebbe dovuta ribellare contro la dittatura di Kagame. La polizia l'ha fermata per accertamenti, ha fatto perquisire la sua abitazione di Amsterdam e là sono saltati fuori i documenti che provano la sua collaborazione con le milizie terroriste in Congo. Sono stati arrestati 4 complici che hanno confessato. Il processo, nel quale è stata difesa da 4 avvocati inglesi,è stato diffuso per TV e tutti hanno potuto seguire le udienze. Il 16 ottobre ci sarà la sentenza.
Ciao, buona serata
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 11/09/12 a 17:45
Pim, se abitassi qui, ogni giorno vedresti nuovi modi di far passare il messaggio razzista senza incorrere nei rigori della legge. Un classico è "my people": al momento di votare, "my people", ricordatevi del vostro candidato (leggi: gli Hutu devono votare per un Hutu). Quando parlano e scrivono in kinyarwanda è ancora peggio: ""noi" siamo i più numerosi,"loro" sono pochi quindi "noi" dobbiamo comandare. Certa gente non vuole mettersi in testa che qui ci sono soltanto Rwandesi.
Ciao, buona serata, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 11/09/12 a 17:55
Non conosco a sufficienza le vicende politiche del Rwanda e tantomeno le vicende di Victoire.
Quindi effettivamente i miei giudizi sono estremamente superficiali.
Personalmente ed in linea assolutamente generale non amo la condanna dell'apologia in quanto la considero di parte. Perchè no al nazismo, no al fascismo e si al comunismo? Mi sta bene no a tutti, non solo ai perdenti.
E mi viene un legittimo dubbio. Chi è costei per finanziare un corpo paramilitare sovversivo? È ricca di famiglia? O è finanziata da qualche potenza straniera con interessi politico-economici?
Scritto da: Alfredo | 11/09/12 a 18:07
Alfredo, Victoire appartiene a una famiglia facoltosa (suo padre e suo marito erano funzionari nel governo Habyarimana) e come capo dei servizi contabili di una multinazionale olandese aveva sicuramente un lauto stipendio, ma è finanziata dal suo partito, il FDU (Forces Démocratiques Unies), formato in maggioranza da Hutu della diaspora che non possono rientrare in Rwanda perché implicati direttamente o indirettamente nel genocidio. Chi credi che le abbia pagato i 4 avvocati inglesi? E le davano anche i soldi da versare ai terroristi. Il FDU l'aveva candidata come avversaria di Kagame alle elezioni presidenziali del 2010. Per darti un'idea, questo partito festeggia come una grande ricorrenza l'annniversario dell'ascesa al potere di Grégoire Kaybanda, il primo presidente del Rwanda, uno dei dittatori più feroci della storia. Al processo il PM ha cercato di dimostrare i legami fra il FDU e la milizia terrorista FDLR che agisce in Congo.
Ciao, buona serata
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 11/09/12 a 19:03
Otto anni. Non è poco ma il giudice si è dimostrato non esageratamente severo. Solidarietà femminile?
Scritto da: Alfredo | 01/11/12 a 23:50