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In Francia il ministro Vincent Peillon ha proposto corsi di «morale laica» a scuola. Morale va benissimo, ma l’aggettivo «laica» è superfluo. Non occorre specificare, perché non esistono altre forme di morale. Soprattutto non esiste una morale religiosa. La morale non puó essere di parte e la morale religiosa lo è. Anzi, non è nemmeno una morale. E’ una religione, come dice la parola. Solo la morale laica puó definire i valori universali. Come ideologia di parte, la religione non offre strumenti validi per la ricerca dei principi morali, mentre ne offre moltissimi per la ricerca di quelli immorali. Dando per scontato quello che si deve dimostrare e considerando virtuoso credere nell’assurdo, la religione è immorale in partenza. Senza scomodare i testi sacri, che sono uno più immorale dell’altro (citatemi un crimine e vi troveró un passo che lo legittima), prendiamo il punto di partenza dei monoteismi, la loro stessa ragione di essere: la verità rivelata.
Non c’è niente di più immorale di una verità rivelata. Una verità rivelata significa paralisi: se conosco la verità, non ho più bisogno di cercarla. Significa intolleranza: se ho ragione per diritto divino, tutti gli altri hanno torto. Significa violenza: chi non approva la verità rivelata va convertito o eliminato. Significa prevaricazione: se la mia è l’unica verità possibile, dev’essere imposta con ogni mezzo possibile. Significa odio: chi non condivide la verità rivelata dev’essere punito per l’eternità. Basta aprire un giornale in un giorno qualsiasi per vedere che il presente è insanguinato dalle verità rivelate. Basta leggere un libro di storia a una pagina qualsiasi per vedere che il passato è insanguinato dalle verità rivelate. In questo momento potete scommettere che il detentore di una verità rivelata sta cercando il modo di ammazzarvi. Se non vi ammazza, è perché gli hanno legato le mani. Dategli carta bianca e vi ammazzerà.
La verità rivelata è l’essenza del fascismo. Gli Stati costruiti sulle verità rivelate sono feroci dittature fasciste. E’ là, dove hanno carta bianca, che potete giudicare l’immoralità delle verità rivelate. Ne consegue che legare le mani ai loro detentori, come si fa nei paesi civili, è un atto altamente morale.
Ecco quello che bisognerebbe insegnare nella scuola italiana, altro che cristi nelle aule. La morale, diceva Bertrand Russell, è guidata dalla ragione e ispirata dall’amore. Esattamente dalle due cose che non trovate nella religione.
Dragor
La morale non può essere normativa, altrimenti non è morale. Seguire acriticamente precetti (religiosi, laici) e regole assolute ("così è perché così deve essere, ora et semper) non è morale. E' morale invece la logica della responsabilità, filtrare regole e norme secondo la propria sensibilità, rifletterci su, valutarle nell'ottica del rispetto per gli altri e se stessi, cooperare volta per volta senza obbedire una volta per tutte.
Bel post, Dragor, stimolante...
Pim
Scritto da: Pim | 07/09/12 a 14:12
La morale, non il concetto filosofico, ma quella vera, ovvero l'insieme di norme comportamentali che regolano ció che è bene e ció che è male in una società non puó essere nè solo religiosa, nè solo laica, né tantomeno limitata ad un insegnamento scolastico. La morale cambia con il tempo, con l'istruzione e la cultura dell'individuo. Guai se si riduce ad un concetto piatto, immobile, uguale per tutti.
La scuola ha il dovere di integrare i principi morali degli individui, ma senza dimenticare che la base della morale è quella che si crea in famiglia.
Per un principio molto semplice. La morale condiziona l'individuo. Sempre. Ed io vorrei sempre, nel bene e nel male essere condizionato da chi mi ama e non da chi mi usa. E la società, lo stato, "gli altri" , mi usano.
Come la maggiorparte degli individui produco per mantenere una casta di burocrati e politici con una morale vera che cozza con la mia. E non voglio che siano loro ad insegnarmi cosa è morale, in quanto non condivido la morale segreta che li anima, nè tantomeno quella che vorrebbero inculcarmi per meglio ominarmi e sfruttarmi.
Scritto da: Alfredo | 08/09/12 a 09:56
Forse, Dragor, non avrai convinto i cattolici italiani....invece i cattolici francesi direi di si. Secondo un sondaggio che ho letto stamane, sono 86% (e parliamo dei praticanti) a trovare che non c'è niente di più immorale che una verità rivelata. Per quanto riguarda i corsi di "morale laica" (sic) è un vero plebiscito :-)
http://www.liberation.fr/societe/2012/09/08/91-des-francais-favorables-a-un-cours-de-morale-laique_844904
Alex
Scritto da: Alex | 09/09/12 a 11:50
Caro Dragor,
anche il mio commento di ieri è stato boicottato.
Non è uscito.
Ciao
Tesea
Scritto da: Tesea | 09/09/12 a 15:23
Un condensato di concetti intelligenti e illuminanti. Bravo Dragor......... questo tuo scritto è uno dei migliori post che io abbia letto negli ultimi anni…..
Scritto da: Simplicio | 09/09/12 a 18:45
Grazie Pim. Ma non esistono precetti laici. Se sono precetti, non sono laici. Un laico ragiona, non crede. I precetti sono soltanto ideologici.
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 09/09/12 a 22:29
Alfredo, la morale puo' essere soltanto laica. Fondata sulla ragione. Quella religiosa non è morale, è ideologia sacralizzata che vorrebbe imporre nel XXI secolo le superstizioni della preistoria
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 09/09/12 a 22:36
Grazie Simplicio. Sono d'accordo con te. Resta in linea, il bello deve ancora arrivare
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 09/09/12 a 22:39
Tesea, io credo che sia un problema tecnico. Sei sicura di non essere andata su "anteprima"? In questo caso il commento appare come se fosse pubblicato ma non è pubblicato. In ogni caso potresti fare un copincolla, cosi' se il commento scompare puoi ripubblicarlo senza fatica.
Torna a farmi visita. Buonanotte
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 09/09/12 a 22:43
Grazie Alex. Conoscevo il risultato del sondaggio. Questo 86 per cento non è religioso, anche se crede di esserlo. Chi non crede nella verità rivelata è un libero pensatore. Mi piacerebbe sapere che risultato darebbe lo stesso test in Italia.
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 09/09/12 a 23:02
Grazie a tutti per la visita e per avere animato questo interressante dibattito. Buona notte, a pre"sto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 09/09/12 a 23:03
Morale laica chi, come, dove, quando? Presso gli Assiribabilonesi, gli antichi Egizi, i Maia, gli Aztechi, i Greci, i Romani, gli Unni, i Visigoti, i Celti, i Cimbri, i Teutoni, etc.?
Tesea
Scritto da: Tesea | 10/09/12 a 15:24
Tesea, quella non era morale ma religione. E i risultati si vedono
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 10/09/12 a 16:48
Continuate così, bravi!
Scritto da: traslocare-a-roma | 16/05/13 a 00:37
e' difficile trovare persone competenti su questo argomento, ma sembra che voi sappiate di cosa state parlando! Grazie
Scritto da: trasloco-roma | 27/05/13 a 04:13