________________________________________________________________________
Sodomizzati da Allah
______________________________________________________________
A DACCA, in Bangladesh, 70.000 persone hanno manifestato con violenza e 28 sono morte negli scontri con la polizia per sostenere un sacrosanto principio: i liberi pensatori vanno ammazzati. Cosi’ dice il Corano, le cui surate devono diventare legge nel mondo intero. Se pensate che gli ordini vadano “interpretati”, vi sbagliate di grosso: sono la parola di Dio e vanno presi alla lettera. Cosi’ sostiene la teologia islamica e cosi’ conferma Al Quaradawi, la massima autorità sunnita: se osate pensare con la vostra testa, per voi c’è la pena di morte.
SE CREDETE che lo sgozzamento degli atei sia chiesto solamente da qualche scalmanato nei paesi sottosviluppati, vi sbagliate un’altra volta. Ci sono buone probabilità che il vostro vicino islamico di Parigi, di New York o di Londra (nella capitale inglese sono in funzione 85 tribunali islamici che applicano la sharia con la complice tolleranza delle leggi britanniche) sia d’accordo con gli scalmanati di Dacca. Un’inchiesta dell’istituto Pew pubblicata sul Washington Post rivela che in media il 65 per cento dei musulmani vuole la morte per chi abbandona l’islam. Le punte più alte si trovano in Afghanistan, in Pakistan, in Egitto e a Gaza, ma anche la vicina Tunisia non scherza. Se andate in questo paese in vacanza e siete un libero pensatore, 1 persona su 3 ritiene che meritiate un buon taglio della carotide. Per consolarvi potete strombazzare il vostro ateismo nella laica Turchia: là a volervi far fuori sarà soltanto 1 persona su 6.
E I MUSULMANI MODERATI? Non esistono perché il Corano non lo consente. I cosiddetti moderati non sono tecnicamente veri musulmani, perché ignorano il 90 per cento della loro religione (anche se molti di loro, costretti a vivere in società secolarizzate, aspettano soltanto il momento di applicarla integralmente). Ecco perché la stragrande maggioranza di cittadini dei paesi musulmani chiede la pena di morte per chi esercita il civilissimo diritto di cambiare religione o di rifiutarle tutte. Questa è la natura dell’islam e soltanto i masochisti o gli ottusi credono che si possa modificare. Secondo la sharia, un apostata è automaticamente colpito da una fatwa che autorizza qualsiasi islamico a ucciderlo. Lo sanno bene Salman Rushdie e gli altri poveracci che si sono espressi in modo islamicamente scorretto. Cosi’ i cosiddetti “moderati” non possono denunciare questi orrori senza mettersi al di fuori dell’islam. Ma non crediate che tutti gli islamici siano stupidi e sanguinari. Come dice Hitchens, la religione ha il potere di convincere le persone buone a fare cose cattive e fa dire cose stupide alle persone intelligenti.
COME COMBATTERE tutto questo? Semplicissimo, con la sana, civile, democratica bestemmia. Prima fra tutte la critica razionale a livello planetario. Ma per dissacrare le religioni, premessa essenziale per la loro distruzione, tutte le bestemmie fanno brodo, da quella volgare del carrettiere a quella nobile di Galileo.
Dragor
Comincia "Stefano" con i commenti.
Nel 1400 o secoli immediatamente prima e dopo, gli antenati di un libero pensatore che oggi si fa chiamare Dragor erano quasi certamente affetti da fanatismo religioso. Vuoi per paura, vuoi per il gusto del macabro, applaudivano ad un rogo o squartamento. Erano sicuri che nell' ordalia si manifestasse il giusto giudizio divino. Appena quattro secoli dopo gli antenati del nostro libero pensatore avevano tutta un'altra visione delle cose. É vero, in famiglia c'era ancora qualche prete, qualche nonna bigotta, ma nel complesso si pensava molto di più.
../..
Scritto da: Alfredo | 10/05/13 a 09:14
../..
Oggi sappiamo tutti come si é evoluta la nostra società.
Dragor puó accusare senza per questo essere arrostito su una graticola, le due figlie fanno figlie (;-) ) al di fuori del matrimonio senza che nessuno accusi il demonio di esserne il padre ( veramente..... Dragor ci ha provato.... ma noi non gli crediamo )
Possiamo manifestare pubblicamente i nostri dubbi di fede, dichiararci atei, fedeli dello spaghetto invisibile e nessuno ci discrimina per questo o quasi...
Pertanto anche l'islam per effetto dell'istruzione e della cultura seguirà questa strada.
Stefano.
Scritto da: Alfredo | 10/05/13 a 09:24
Stefano, sicuro, anche l'islam per effetto dell'istruzione e della cultura seguirà questa strada. Non ne ho il minimo dubbio. Ma quanti secoli sono occorsi al cristianesimo per seguire questa strada? Dalla sua fondazione, praticamente venti, con il concorso della rivoluzione industriale e di una rivoluzione politica durante la quale si è decapitata una parte dei suoi capi e lo si è privato dell'autorità temporale. Lo abbiamo cambiato noi, perché da solo non avrebbe certamente rinunciato al potere. Ora, io ho bisogno di una soluzione a breve scadenza. Visto che le mie figlie seminano marmocchi per tutta Europa, non posso permettermi di aspettare qualche decina di secoli con il rischio che nei prossimi anni i miei nipoti si ritrovino nella situazione dei tunisini, degli egiziani o dei siriani: scelta obbligata fra dittatura islamica o dittatura militare. Tanto più che i paesi islamici socialmente più evoluti, come la Turchia, sembrano andare a marcia indietro. Ecco perché sono per la secolarizzazione forzata.
Grazie della visita, buon weekend
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 10/05/13 a 23:13
NON MI CHIAMO STEFANO! Se un giorno vorrai indovinare il mio vero nome potrai scommettere ettolitri di birra che tanto berró io. Eh eh.
Per l'islam, non credo tu possa fare nulla, se non prendere con te i marmocchi, istruirli e fare di loro uomini liberi. Uomini liberi significa anche uomini in disaccordo con te, ma capaci di ragionare, confrontarsi, imporsi. Pensa che soddisfazione quando un tuo nipote saprà metterti alle corde, relegarti in un angolo e dimostrarti che quanto ha appreso da te gli ha permesso di esserti migliore. A quel punto avrai la certezza di essere vissuto nel migliore dei modi possibile. Altro che Pangloss....
Scritto da: Alfredo | 11/05/13 a 00:11