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FRA LE COSE che detesto di più al mondo c’è la caccia. Ma ti piace la corrida, dirà qualcuno, ricordando i miei post sull’arte di uccidere un toro con elegancia y menosprecio de la vida. Sicuro, mi piace la corrida ma detesto la caccia. Se vi sembra una contraddizione, leggete i miei post in cui spiego che non mi contraddico affatto. Odio la caccia perché uccidere delle bestie innocenti per il proprio piacere non è soltanto un’attività da codardi sadici, ma una stupidaggine che mette in pericolo la vita degli umani. Non dico quella dei cacciatori (la cui umanità è quantomeno discutibile) che ogni tanto hanno il buon senso di impallinarsi a vicenda: se s’impallinassero tutti, addio caccia. No, il fatto è che ogni tanto impallinano qualcuno che non c’entra. Un poveraccio che aveva il solo torto di passare di li’ per cercare funghi, godersi la campagna, fare birdwatching o scoparsi la morosa. Perché questi bruti hanno per legge il permesso di violare le proprietà private e sparare su tutto quello che secondo loro è una preda. Per la maggior parte si tratta di vecchi arterosclerotici, parkinsoniani e alzheimeriani che non sanno distinguere un un cinghiale da una zucca, figuriamoci da un umano.
SONO UNA RAZZA pericolosa che dovrebbe essere cancellata dalla faccia della terra invece di venire coccolata per motivi elettorali. Qualche anno fa l’ho sperimentato sulla mia pelle, quando sono andato con la squadra della SPA nei boschi vicino a Grasse, la famosa città dei profumi, per salvare le tortorelle minacciate dall’apertura della caccia. Facevamo un fracasso infernale percuotendo padelle e casseruole, le tortorelle volavano via e i cacciatori andavano in bianco come Tartarin sulle Alpilles. A un tratto ci siamo imbattuti in un gruppo di aspiranti Rambo in tuta mimetica che per missione non avevano la liberazione di prigionieri americani dalle grinfie dei Vietcong ma il massacro di graziosi volatili, colpevoli di allietare la foresta con la loro gentile presenza. «Vi ammazziamo», hanno ringhiato, poi hanno puntato le doppiette, sono partiti dei colpi e qualche membro della SPA si è ritrovato impallinato a sale. Cosi’, per difendere il proprio diritto a uccidere degli animali innocenti, questi bruti sono pronti anche a uccidere gli umani.
NE HANNO AMMAZZATO uno 2 giorni fa a Clans, un villaggio a 30 chilometri da Nizza. Un certo Sauveur Aversan a caccia di cinghiali ha sentito abbaiare il botolo, ha visto qualcosa muoversi e ha sparato, facendo fuori uno di quegli apicultori che ci offrono lo squisito miele delle Alpi Marittime. Tutti hanno deprecato l’episodio, il sindaco di Clans ha proclamato il lutto, si è fatta una colletta per la moglie e i figli della vittima. Ma credete che qualcuno abbia detto «aboliamo la caccia?» Nemmeno per sogno. La caccia è un Moloch che ogni anno vuole le sue vittime. Per qualche voto in più, qualche vita in meno.
Dragor
Ti apettavo al varco.
Ho diverse armi.
Non mi considero un Rambo
Frequento di tanto in tanto il poligono di tiro.
Anche i miei figli a 16 anni hanno fatto il porto d'armi. Ovvio che avendo armi in casa chi ci vive deve rispettarle, conoscerne la pericolosità, e all'occorrenza saperle usare.
Ho fatto alcune gare di tiro al tacchino e tiro al cinghiale. Sempre di cartone ovviamente, vuoi per la mia pigrizia e vuoi perché non amo ammazzare gli animali.
Ma....nel caso dei cinghiali che infestano le nostre campagne una campagna di caccia é necessaria, ogni tanto.
Non ci vado io per ipocrisia e pigrizia. Ma se nessuno lo volesse fare lo farei io.
Ammetto che da bambino ho ammazzato due o tre passeri con un fucile ad aria compressa.
In età matura ho disinfestato il mio sottotetto dai piccioni sempre con un fucile ad aria compressa.
Ho permesso al mio Irish Wolfhound di cacciare una volta un bellissimo fagiano maschio ed una volta una lepre. Ovviamente era vietato ma il cane faceva il suo lavoro naturale. Ed io mi sono nutrito con doppia soddisfazione: del palato ovviamente e per aver dato modo al mio cagnolino di fare il proprio lavoro.
Questo preambolo solo per dire che anche io sono contro la caccia. Ho partecipato al furto delle merende lasciate dai cacciatori sulle auto....
Però non sono senza peccato per scagliare pietre ( tanto per parlare di un argomento che ti sta a cuore) " ...e massime ai cacciatori..." (Carducci ?)
Scritto da: Alfredo | 02/12/13 a 23:14
Rileggendo quello,che hai scritto mi sono soffermato sulla corrida.
Ne hai parlato spesso in modo entusiasta.
Io ho vissuto l'infanzia tra tori, vitelli e mucche macellate. Era l lavoro di mio padre. Con la cuiosità dei bambini volevo vedere, anche se mio padre mi ripeteva che non era una cosa bella e che da grande avrei dovuto campare facendo altro. Ricordo l'odore dolciastro del sangue. Quanto sangue. Sembra impossibile che un toro riesca e espellere tutto quel sangue. Eppure ti ci abitui.
Passano gli anni. Mio padre è ormai in pensione. Io vado in vacanza con la "morosa" in Costa Azzurra.
Capito a Frejus per caso e casualmente vedo la pubblicità di una corrida. Andiamo a vederla? Dai, si, andiamo.
Colori. Musica. Le trombe, le cornette, i musicisti vestiti di verde. I pezzi di Ravel suonati ad arte per i turisti.
Poi comincia la corrida. Ho visto la prima uccisione. Alla seconda ho preso la morosa per un braccio e sono uscito. Fuori c'era un camion su cui una coppia di cavalli trascinavano il toro morto.
da allora non ho più visto corride.
Mangio bistecche, ma rispetto gli animali.
Sono consapevole che il toro allevato per l'arena vive meglio di quello allevato per le bistecche, ma non avendo i morsi della fame che mi attanagliano quando vedo nell'arena, sono lontanissimo dall'idea di uccidere per cibarmi....
Scritto da: Alfredo | 03/12/13 a 00:33
C'est aussi la chose que je déteste la plus au monde. Quand je vais en forêt, je passe mon temps à ramasser les cartouches vides que ces cons de Rambo, qui se disent écologistes, sèment un peu partout. Autrement les oiseaux mangent le plomb qui reste à l'intérieur et crève de saturnisme. Rageant la mort de cet apiculteur.
Alex
Scritto da: Alex | 03/12/13 a 01:58
Una delle gioie della vita per me è leggere la notizia di un cacciatore impallinato e fatto fuori.
Tesea
Scritto da: Tesea | 03/12/13 a 17:34
Alfredo, le armi le ho anch'io, ma da utilizzare contro gli umani in caso di aggressione. Mai contro gli animali. A Kigali ho cercato perfino di parlamentare con gli scarafaggi, ai quali ho assegnato una riserva in giardino.
Per la corrida sei arrivato giusto in tempo, perché a Fréjus non si fanno più. Per vederle bisogna andare fino ad Arles o Nimes. Secondo me sei partito troppo presto. Capisco la tua impazienza,ma potevi aspettare fino al sesto toro :-)
Ciao, buona serata
dragor (journal intime)
Scritto da: , dragor | 03/12/13 a 23:19
No, non sopportavo vedere quei tori sofferenti. Pensa che a Kigali ho voluto tenere delle galline e dei polli per riutilizzare gli scarti della cucina e l'erba del prato.
Ebbene, guai se mi cucinano uno dei miei polli. Fanno festa dopo la mia partenza. È inevitabile. Ma io non li voglio mangiare. È ipocrisia, certo. Ma sono fatto così.
Ti ho mandato un articolo del solito giornalista a proposito delle intenzioni neocolonialiste della Francia.
Facci sapere pubblicamente cosa ne pensi.
Scritto da: Alfredo | 03/12/13 a 23:28
Alex, les oiseaux ne sont pas les seules victimes. Nous aussi nous sommes farcis au plomb des chasseurs qui pollue le terrain et les vegetaux que nous mangeons. Autrement dit, le plomb nous tue de 2 façons: dans la décharge de chevrotine et dans les cèpes...
dragor (journal intime)
Scritto da: , dragor | 03/12/13 a 23:34
Tesea, i cacciatori stanno facendo del loro meglio per renderti felice. In questa sragione siamo già a 4
dragor (journal intime)
Scritto da: , dragor | 03/12/13 a 23:38
Sono d'accordo, Dragor: detesto anch'io la caccia e, quando sento riecheggiare spari sulle colline intorno a casa, spero tanto che i cacciatori si impallinino tra loro.
Nel tuo post, però, hai fatto qualcosa di più. Mi hai ricordato Grasse (alcuni anni fa visitai la Parfumerie Fragonard) e Tartarino di Tarascona, che lessi da bambino.
Te ne sono grato.
Un abbraccio.
Pim
Scritto da: Pim | 04/12/13 a 11:05
4? Troppo pochi!.....
Tesea
Scritto da: Tesea | 04/12/13 a 18:42
Cacciatori vecchi e arteriosclerotici? probabilmente sì, visto che la caccia è uno sport che non ha molta presa nelle nuove generazioni. Neppure io sono mai andato a caccia. In compenso avevo due zii cacciatori: uno cacciava cinghiali, e teneva la testa di un cinghiale impagliato sul muro di casa. L'ho visto per la prima volta all'età di 4 anni. Impressionante! L’altro cacciava lepri e fagiani. Un paio di volte ho assaggiato la selvaggina ma devo dire che non mi è piaciuta granchè, sia per il sapore acre e tiglioso, sia per i pallini di piombo ancora conficcati nelle carni…
La corrida è più sportiva della caccia, non lo nego, ma non mi convince. Probabilmente anche essa sparirà, col tempo, quando cambierà la sensibilità della gente comune su questo argomento. Proprio come con la caccia...
Scritto da: Alberto B | 06/12/13 a 01:12