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Il razzista è l'altro !
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DOPO L’AFFARE della ministra Taubira paragonata a una scimmia, in Francia non si parla che di razzismo. Avendo una moglie nera e 2 figlie meticce, sono ben piazzato per rispondere alla domanda del titolo. Infatti mia moglie è un test ambulante. Dopo 25 anni di permanenza sul suolo francese si dichiara insultata dai bianchi 2 volte: la prima in un supermercato quando ha rifiutato una perquisizione davanti a tutti, la seconda al lavoro quando una collega ha fatto apprezzamenti poco lusinghieri sui negri. Entrambe le volte ha sporto denuncia e ottenuto soddisfazione. In compenso ha perso il conto delle volte che è stata offesa dai magrebini. Ya kaloush (schiava, come i magrebini chiamano i neri) in ogni occasione: al lavoro, per la strada, nelle code, in macchina.
UNA VOLTA sono stato testimone. Eravamo seduti sulla terrazza di un bar in cours Belsunce a Marsiglia e una tizia velata dalla testa ai piedi si è fermata davanti a noi vomitando un torrente di parole arabe, poi se n’è andata con aria indignata. «Che cos’ha detto?», ho chiesto all’arabo seduto al tavolo vicino (incidentalmente mia moglie era l’unica donna seduta alla terrazza del bar). «Ha detto che una ‘sorella’ non deve sedersi in un bar, meno che mai con un kafir (infedele).» Evidentemente l’aveva presa per un’araba del Sud e in questo caso la vittima della discriminazione ero io. Per fortuna non ha capito che sono ebreo, le sarebbe venuto un colpo.
ANCHE MIA FIGLIA è un test, per quanto abbia la pelle più chiara di mia moglie (che in ogni caso ha un delizioso color latte appena imbrunito da una goccia di caffè) e i capelli biondo-rossi. Sto parlando di quella che vive in Francia, l’altra sta in Danimarca e per il test non conta. Offese ricevute dai bianchi: 0. Ma una volta a 8 anni è stata aggredita nella mensa scolastica da un marmocchio islamico che le rifiutava il diritto di mangiare braciole di maiale (a quell’epoca le servivano ancora, oggi è tutto halal). Siccome mia figlia studiava il taekwondo e a quell’età era già alta quasi come sua madre, il marmocchio si è preso un calcio in mezzo alle gambe. Il giorno dopo sono stato convocato dalla direttrice a un colloquio con la madre e in 3 minuti ho fatto un‘incredibile collezione di insulti razzisti, sessisti e generalisti. Ho chiesto alla direttrice se era il caso di sporgere denuncia e lei ha scrollato la testa con un sospiro.
POI C’E’ IL CASO DI JENNIFER, una compagna ebrea di mia figlia. Jennifer era diventata la vittima di tutti gli islamici della classe. Le hanno cambiato classe, ma si è ritrovata con altri islamici e la situazione non è cambiata. Alla fine la poveraccia ha dovuto lasciare la scuola media Vernier e iscriversi a una scuola privata.
LE STATISTICHE CONFERMANO la mia percezione. Secondo il presidente della LICRA (Ligue Internationale contre le Racisme e l'Antisémitisme), nel 2012 il 100 per 100 degli oltre mille atti antisemiti denunciati alla polizia è stato commesso da musulmani. In compenso si registrano 157 atti di razzismo commessi da bianchi contro neri o arabi. Stranamente, gli atti di razzismo dei magrebini contro bianchi e neri non vengono considerati. Per rispondere alla domanda del titolo, possiamo dedurne che il razzismo francese è soprattutto d’importazione. Mentre il governo dà la caccia agli skinheads.
Dragor
Il razzismo finirà quando finiremo di parlarne.
Io comincio a no parlarne più.
Continueró a raccontare barzellette su terroni e negri.
Rideró quando sento barzellette sui piemontesi.
In africa mi fa pacere quando mi chiamano muzungu.
Provo disagio quando sento qualcuno che si sente discriminato: anche il lamentarsi continuamente è una forma di razzismo. E mi incazzo con la mia amica quando si sente discriminata perchè nera.
Impariamo ad ignorare chi discrimina e a dimostrare con i fatti che siamo perfettamente come gli altri. Forse nessuno avrà più nulla da dire.
Scritto da: Alfredo | 06/01/14 a 20:29
Al contrario, Alfredo, il razzismo comincia quando si finisce di parlarne. Lo si è ignorato in Germania negli anni 30 e si è visto com'è andata. Lo si è ignorato in Rwanda e conosciamo il finale. La politica dello struzzo produce soltanto genocidi. Non puoi mettere le storielle a sfondo etnico sullo stesso piano degli insulti,delle aggressioni e delle stragi.
Se qualcuno ha validi motivi per sentirsi discriminato per motivi razziali, le sue proteste sono perfettamente giustificate. In nome di che cosa non si dovrebbero denunciare le ingiustizie?
"Muzungu" significa "straniero" e non ha niente di offensivo. Viene riservato anche agli africani che hanno l'aria un po' esotica.
Ciao, buona serata
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 07/01/14 a 18:54
La tua testimonianza è molto interessante, perché, oltre ad essere diretta, sottolinea quanti luoghi comuni esistano sul razzismo. Che non è solo quello dei bianchi caucasici. Una signora che conosco, cittadina americana di pelle nera, quando abitava a Miami veniva presa di mira da donne anch'esse nere poiché la sua famiglia era di lontane origini africane. L'ignoranza non ha colore...
Scritto da: Pim | 08/01/14 a 15:19
Confermo. Mia moglie è filippina e racconta di essere sempre stata rispettata dai bianchi, ma di essere stata insultata più volte dagli arabi, specialmente dai magrebini
Scritto da: Akrovolistis | 09/01/14 a 06:17
A proposito invece di chi si sente sempre discriminato, vi racconto un espisodio che mi successe molti anni fa.
A quel tempo, avevo un negozio di fotografo. Prendevo anche lavori di tipografia, che passavo a una ditta con cui collaboravo.
Un giorno entra in negozio un giovane indiano, molto distinto e col suo turbante in testa. Voleva dei volantini pubblicitari.
Dopo essersi messi d'accordo su prezzo e specifiche, io alzo la cornetta del telefono per chiedere alla tipografia i tempi di realizzazione. Mentre stavo facendo il numero, l'indiano mi disse che ne avrebbe avuto assolutamente bisogno per il lunedì successivo; era venerdì.
Data l'assoluta impossibilità di rispettare i tempi richiesti, deposi la cornetta e gli dissi che ero molto dispiaciuto, ma non c'erano i tempi materiali per accontentarlo; se avesse voluto io avrei potuto consegnare, facendo dei salti mortali, il mercoledì mattina.
L'indiano ritirò le sue carte nella sua 24ore, ci salutammo, lui si avviò alla porta e lì, si voltò dicendo che non io avevo voluto servirlo perché avevo visto che il colore della sua pelle era nera.
Come vedete c'è anche chi vive col complesso di essere discriminato anche quando così non è.
Scritto da: Akrovolistis | 09/01/14 a 06:31
Pim, il razzismo dei neri è un razzismo fai-da-te. Sono i bianchi e i musulmani a conferirgli basi politiche e religiose. Il testo più razzista dell'Africa, il Manifeesto del Popolo Hutu,è stato scritto da un bianco.
Ciao, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 09/01/14 a 17:23
Akrovolistis, l'islam crea nei suoi adepti un sentimento di superiorità che li autorizza a insultare tutti i non musulmani. Ovviamente i filippini non sfuggono alla regola.
Quanto al ricatto razziale, anch'io ne ho visto una quantità fin da quando andavo a scuola e qualcuno si lamentava di essere stato bocciato perché era nero. Il fatto di essere semplicemente impreparato non gli passava nemmeno per la testa...
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 09/01/14 a 17:32
Che dici del razzismo che serpeggia oggi in israele nei confronti dei neri?
Scritto da: Alfredo | 09/01/14 a 22:47
Alfredo, Israele è tradizionalmente un paese cosmopolita. Arabi e africani sgomitano per immigrare,sapendo di trovare un trrattamento più umano che nei paesi di origine, libertà di pensiero e di religione, protezione sociale e abitazioni dignitose. Certi israeliani di religione giudaica considerano impuri i Falasha, gli ebrei neri. Questa discriminazione razzista, uno dei tanti crimini commessi in nome della religione, è combattuta dagli israeliani laici e scomparirà, quando la cricca dei portatori di kippah sarà estromessa dalla Knesset.
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 10/01/14 a 00:19
Chi vede le televisioni francesi in questi giorni, faccia attenzione ai filmati relativi alle manifestazioni di sostegno a Dieudonné: sono tutti beurs.
Scritto da: Akrovolistis | 12/01/14 a 08:44
Li ho visti a Nizza e non potrebbe essere diversamente.La storia dell'islam è una storia di massacri ebraici. E recentemente l'odio contro gli ebrei si è concentrato su Israele.
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 13/01/14 a 01:05
Chi sia il popolo più razzista non lo so, ma che dire del fatto che gli ebrei hanno sempre chiamato "bestie" i non ebrei? Nel tuo articolo non lo hai ricordato...
Scritto da: Alberto B | 13/01/14 a 18:17
@ Alberto
E quando mai?
Scritto da: Akrovolistis | 15/01/14 a 03:22
Goim è la parola con cui sono indicati i "non ebrei" nella Torah. E non è un complimento...
Scritto da: Alberto B | 15/01/14 a 18:18
Vedo che la propaganda di Hamas, senza andare più indietro, ha fatto presa.
Gentili è il termine italiano col quale si traduce la parola ebraica goym o gojim (ebraico singolare goj גוי, plurale גוים; yiddish גוי goj, plurale גוים gojim) e indica chi non è ebreo.
Il significato è quello di popolo, etnia.
http://it.wikipedia.org/wiki/Gentili
Hebrew and Yiddish term for a non-Jewish person; synonymous with "gentile." Usually neutral, despite persistent untrue rumors that it is derogatory. It should only be considered offensive when it is used in a context indicating that it's intended as an insult, or said in a tone of disgust- much like the word "Jew." Plural, "goyim"; adjective forms "goyish," "goyishe," "goyisher."
http://www.urbandictionary.com/define.php?term=goy
Scritto da: Akrovolistis | 15/01/14 a 21:05
Intanto Dragor latita. Hollande tromba le amichette e lui non dice nulla.
Su facebook si parla di Rwanda, manifesto bahutu, responsabilità dei francesi e missionari nel genocidio, il tutto in seguito di articoli apparsi sul NYTimes e lui tace.
Un drone della Monusco si schianta a Goma e lui ignora la cosa.
Dragooooorrrrrrrrr!
Scritto da: Alfredo | 15/01/14 a 21:47
Alberto, eccomi. Per fortuna ci sei tu, sei molto più aggiornato di me. Scherzi a parte, io passerei la giornata su JI a parlare di ttto quello che hai detto ma sono preso dal lavoro.
Il giudaismo è una religione idiota come le altre monoteiste delle quali è la matrice, imbottito di razzismo e scemenze varie. Ha un solo pregio: rifiuta il proselitismo, a differenza dei cristiani che rompono le scatole a tutti con le loro missioni e degli islamici che ti propongono la scelta fra la conversione e la morte.
Ciao, a presto
dragor (journal intime)
Scritto da: dragor | 21/01/14 a 16:42